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giovedì 13 maggio 2010

fino al 10 giugno: Myriam Cappelletti al Centro Berti

Prosegue fino al 10 giugno l'esposizione di pittura, "Giochi (S)perduti", di Myriam Cappelletti e curata da Francesca Roberti, al Centro Espositivo Antonio Berti. Myriam Cappelletti è nata in Umbria , ma da diversi anni vive e lavora a Prato,in Toscana. Ha conseguito il diploma di maturità al liceo Artistico di Lucca, il diploma in "Pittura" all'Accademia di belle Arti di Firenze ed anche il diploma in grafica pubblicitaria all'accademia Cappiello sempre a Firenze. Negli ultimi anni ha perfezionato lo studio della tecnica dell'Affresco, tecnica che le si è rivelata particolarmente congeniale. Ha esposto in diverse Fiere d'Arte e Mostre in tutto il mondo- Shangai- Seoul - Singapore - Lugano - Montecarlo - Miami - New YorK.
Grafica e affresco sono gli strumenti di cui si avvale per esprimere al meglio la sua creatività.
La grafica di Myriam ci riporta agli albori della civiltà, con figure cariche di un simbolismo arcaico che l’archeologia ci ha rivelato; fra tutte spiccano: alberi, uccelli, pesci.
Se il cipresso è marchio distintivo della sua terra d’adozione, la Toscana, l’albero di per sé è rappresentazione dell’Albero della Vita, simbolo della fecondità della terra e dell’immortalità: tema ricorrente nell’arte mesopotamica e originario dei miti sumeri, che si sviluppa nella dimensione spazio-temporale per divenire: l’Albero della Vita al centro del giardino d’Eden; l’Albero sefirotico della kabbala, immagine dell’Universo abitato da Dio e impregnato dalla sua essenza; quindi, albero cosmico, simbolo della connessione tra cielo e terra, tra mondo divino e mondo umano.
Così come per gli uccelli, che hanno un ruolo di grande rilievo nella simbologia della protostoria - periodo che fa da cerniera tra preistoria e storia, contraddistinto da una intensa sacralizzazione della sfera celeste e atmosferica -, è ragionevole pensare che facciano da tramite tra l’uomo e la sfera divina per la loro capacità di poter toccare terra e spiccare il volo nel cielo infinito.
I pesci - altro simbolo di nascita e fertilità - sono legati alla naturale forza delle donne. In origine, si ha l’associazione tra il pesce e la dea madre, per poi ritrovarlo sempre collegato alle divinità femminili di varie epoche e luoghi: sacro alla Venere dei Romani e alla stessa dea Isis dell’Antico Egitto, solo per citarne un paio.(citato da www.miryamcappelletti.it)

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